Biciclette a idrogeno: come funzionano, vantaggi e prezzi

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Per molte persone le biciclette a idrogeno sono il futuro della mobilità su due ruote. Vediamo come funzionano, come probabilmente saranno equipaggiate, quali sono i vantaggi e gli svantaggi di questa soluzione innovativa di mobilità sostenibile, le principali differenze con le bici elettriche e i prezzi stimati per i primi modelli che entreranno in commercio (insieme ai marchi produttori).

Come funzionano le biciclette a idrogeno

In breve, le biciclette a idrogeno funzionano grazie alla presenza di un particolare dispositivo elettrochimico che si chiama cella a combustibile (fuel cell) all’interno della quale avvengono le reazioni tra l’ossigeno normalmente presente nell’aria e l’idrogeno appunto.

Da queste reazioni si generano gli elettroni che, a loro volta, producono la corrente elettrica che viene immessa nel circuito per alimentare il motore insieme ad acqua e calore come unici elementi di scarto. Ed è per questo che si parla di mezzo ecologico e di energia pulita per eccellenza.

Come sono fatte le biciclette a idrogeno

Anche se siamo certi del fatto che ogni produttore e ogni modello si differenzieranno per configurazioni e allestimenti particolari (proprio come avviene oggi per le bici a pedalata assistita, per le e-bike, per le MTB e per tutte le altre due ruote in commercio), possiamo dire che in tutte le biciclette a idrogeno saranno presenti:

  • almeno una bombola-serbatoio per lo stoccaggio dell’idrogeno (per darti un’idea dal punto di vista del design, devi sapere che nei primi prototipi presentati è stata fissata al telaio);
  • la cella a combustibile (fuel cell) che ospita tutti i processi elettrochimici e che per ora è stata inserita all’interno del telaio;
  • il motore che sarà alimentato dall’energia prodotta dal circuito fornendo assistenza alla pedalata e che sembra verrà posizionato nella sezione centrale della ruota o nel mozzo posteriore;
  • un’unità elettronica di controllo che serve a gestire il funzionamento di tutti i componenti tecnologici.

Vantaggi delle biciclette a idrogeno

La possibilità di acquistare una bicicletta a idrogeno nel prossimo futuro sta letteralmente facendo impazzire sia i sostenitori più accaniti della mobilità green come anche tutti coloro che sono disposti a spendere di più per avere una bici più performante rispetto a quelle che oggi si trovano sul mercato (anche se di ultima generazione).

Infatti, tra i più importanti vantaggi delle biciclette a idrogeno ricordiamo:

  • maggiore autonomia: con una sola ricarica una bici a idrogeno è in grado di compiere più strada rispetto a una bici elettrica o a pedalata assistita alimentata con una batteria al litio;
  • velocità di ricarica: una volta terminato l’idrogeno contenuto all’interno della bombola-serbatoio, sono sufficienti pochi minuti per effettuare una nuova ricarica completa (proprio come quando ci si ferma al distributore per fare benzina);
  • ridotto impatto sull’ambiente: le emissioni di sostanze inquinanti sono quasi nulle perché l’energia elettrica si ottiene dalle reazioni chimiche che avvengono tra idrogeno e ossigeno e non è quindi necessaria alcuna combustione termica.

Ora che abbiamo visto quali sono i principali punti di forza delle biciclette a idrogeno – ovvero le caratteristiche vincenti che fanno ben sperare nella possibilità di realizzare mezzi di trasporto davvero ecologici e a impatto zero – è arrivato il momento di parlare degli svantaggi e delle sfide per il futuro.

Svantaggi delle biciclette a idrogeno e sfide per il futuro

Non è tutto oro quello che luccica, si dice, e anche in questo caso sembra che il noto proverbio centri perfettamente la questione… almeno analizzando ora questo settore totalmente in divenire.

Infatti, in merito agli svantaggi delle biciclette a idrogeno ci sembra corretto riportare i seguenti: 

  • il costo molto più alto rispetto a quello delle bici a pedalata assistita, delle e-bike e delle bici tradizionali (quindi senza motore e senza emissioni durante l’uso per definizione) soprattutto se si sceglie di acquistare un modello di seconda mano;
  • la mancanza di infrastrutture e stazioni di rifornimento per i veicoli che funzionano a idrogeno (anche se alcuni produttori stanno cercando di risolvere il problema per il consumatore finale con i generatori portatili);
  • l’impatto ambientale derivante dalla produzione di idrogeno dato che i vari metodi esistenti possono generare importanti emissioni di CO2 e/o utilizzare energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili (come, ad esempio, il petrolio).

Nonostante queste criticità che si stanno trasformando in sfide per il futuro, le biciclette a idrogeno sono oggi l’alternativa più promettente alle tanto in voga bici elettriche perché lo sviluppo e l’avanzare della tecnologia e delle infrastrutture potrebbero farle diventare economicamente accessibili e portarle a diffondersi su larga scala.