Migliorare l’Attenzione in Bici: Quattro Aspetti Fondamentali che dovete comprendere meglio!

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Quando pensiamo a come ottenere buone prestazioni in bicicletta e divertirci durante i nostri giri, spesso ci concentriamo solo sull’allenamento: fare più chilometri o più ore. Questo tipo di approccio, però, non è sufficiente. Oltre ad allenarsi molto e bene, dobbiamo considerare altri fattori che sono altrettanto importanti per ottimizzare la nostra esperienza e sicurezza in sella. Ecco quattro aspetti cruciali da considerare.

1. L’importanza di sentirsi a proprio agio in bici

Il comfort è performance. È semplice. Un ciclista che si sente a disagio sulla sua bici non sarà mai in grado di ottimizzare le sue prestazioni. Quando ci sentiamo a disagio, prima o poi, quel disagio si trasformerà in dolore. Se il dolore persiste, può evolversi in un infortunio o in un sovraccarico che limiterà la nostra prestazione. Oltre agli aspetti fisici, il disagio è un peso psicologico significativo perché la nostra attenzione sarà focalizzata sul dolore anziché sulla pedalata.

Facciamo un esempio: se la mia testa è concentrata sul dolore al collo, sarò meno attento a mantenere il ritmo, cercare la linea migliore o scegliere la marcia più adatta. Questo potrebbe causare distrazioni che aumentano il rischio di incidenti, come non vedere una buca o sbandare su un tratto di brecciolino.

2. Gestione del ritmo

Nel ciclismo, la gestione dell’intensità della pedalata è fondamentale per ottimizzare le prestazioni. Questo perché l’energia è limitata e la fatica si accumula. Usando un’analogia automobilistica, il nostro serbatoio di carburante (glicogeno muscolare) si svuota mentre pedaliamo. Più intensamente pedaliamo, più velocemente si esaurisce. Pedalare a una velocità costante è come guidare un’auto a una velocità moderata: consuma meno carburante rispetto a una velocità elevata.

Durante il mio ultimo giro al Rocciamelone, appena arrivato come nella foto con il caldo estivo, sono stato colpito dai crampi. Questo indica che non ho gestito bene il mio ritmo, esaurendo le riserve di energia troppo presto. Quando pedaliamo in gruppo, è facile superare i propri limiti spinti dalla motivazione e dall’adrenalina. Imparare a scegliere il proprio ritmo è una questione di esperienza e può essere facilitato dall’uso di strumenti come il cardiofrequenzimetro o il misuratore di potenza.

3. Analisi del percorso

Conoscere le caratteristiche del percorso è essenziale per stabilire una strategia efficace. Che si tratti di montagna o strada, sapere in anticipo le difficoltà del tragitto ci permette di prepararci al meglio. Ad esempio, la durata di una salita determinerà l’intensità ottimale per superarla. Non affrontiamo una salita di cinque minuti come una di un’ora, giusto?

La topografia del terreno influisce anche sulla scelta dell’ingranaggio. Conoscere il percorso in anticipo ci aiuta a gestire meglio le nostre energie e a evitare sorprese che possono compromettere la nostra performance e sicurezza. Ecco un esempio della salita di cui vi dicevo in oggetto che possiamo seguire dal sul nostro ciclo computer di conseguenza regolarci per  lo sforzo duraturo in termini di sforzo e recupero

4. Mangiare, bere e risparmiare energia

È fondamentale risparmiare quanta più energia possibile sfruttando la scia degli altri ciclisti dove possiamo specialmente in pianura. La resistenza aerodinamica è la forza principale da superare in pianura, mentre la gravità prevale in salita. Pedalare dietro un altro ciclista permette di risparmiare circa il 20-25% della nostra energia. In un gruppo, questo risparmio può arrivare fino al 50%. Sfruttare queste opportunità è cruciale per conservare energie per i momenti più critici del percorso.

Questi quattro aspetti sono fondamentali per migliorare l’attenzione e le prestazioni in bicicletta. Molti ciclisti imparano queste lezioni a proprie spese, ma conoscere e applicare queste strategie in anticipo può fare una grande differenza. Se volete approfondire questi argomenti, vi consiglio di leggere il mio libro “Respirare con la Mente“, dove esploro come l’allenamento mentale sia altrettanto importante di quello fisico. E se avete domande o desiderate ulteriori suggerimenti, non esitate a scrivermi. Sarò lieto di aiutarvi a pedalare con maggiore attenzione e serenità. 

Riccardo Penna riccardo@riccardopenna.com