L’importanza di una visita Biomeccanica

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Sempre più spesso nel mondo del ciclismo capita di imbattersi in discussioni inerenti l’importanza di una

buona posizione in bici.

Per certi aspetti è intuitivo riconoscere i benefici che ne possono conseguire, d’altro canto è utile fare maggiore chiarezza, al fine di comprendere se, quando e attraverso quali modalità può essere il caso di rivolgersi a un professionista.

Il “posizionamento in bici”, tecnicamente definito “biomeccanica per ciclisti”, è una componente essenziale per chiunque si rapporti a questo sport. I preziosi vantaggi che si possono raggiungere interessano due principali aspetti strettamente correlati.

  • in primis verrà individuata la corretta posizione per migliorare il benessere e la qualità delle uscite. Infatti, una corretta postura permetterà di affrontare con maggiore confortevolezza i percorsi che si intendono intraprendere, limitando la comparsa o la persistenza di dolori fisici, come quelli di natura muscolare, tendinea o intorpidimenti vari (ad esempio, a livello di mani e piedi), che si possono presentare nel corso del tempo.
  • Nel secondo caso, per coloro che si interessano principalmente alla prestazione in sé, il lavoro del bike fitter sarà quello di trovare il giusto compromesso tra comfort e massima resa. Ad esempio, per un occhio preparato ed esperto sarà possibile individuare la maggior spinta espressa sui pedali o la miglior aerodinamica per ciascun singolo ciclista, che possano essere mantenute nel corso di uno sforzo prolungato.

Al fine di raggiungere questi obiettivi, è importante fare chiarezza sulla figura che si occupa di tali aspetti.

Il Biomeccanico è quindi colui che applica le proprie conoscenze acquisite mediante studi specifici (ad esempio: corso di Laurea in Scienze Motorie, Fisioterapia) ed esperienza nel settore a soggetti che presentano ciascuno le proprie peculiarità. La sfida consiste quindi nel posizionare il cliente tenendo conto di molteplici fattori, tra cui quanto tempo va in bici, il livello di elasticità del corpo, l’eventuale presenza di problematiche fisiche, etc.

Le tecniche negli anni si sono evolute e sono state molteplici, si passa dallo storico filo a piombo ai recenti sensori o software, in grado di darci un feedback a 360° della pedalata, a favore della miglior ottimizzazione possibile.

Anche se la tecnologia ha fatto passi da gigante e l’applicazione nel campo sembra fondamentale, è il caso di guardare con criticità chi vi si affida totalmente. Il connubio perfetto rimane quello fra l’operatore esperto e specializzato e la macchina.

In sintesi numerosi studi in merito a questa arte confermano che è fondamentale per un ciclista avere una corretta postura sopra il mezzo, la quale non può essere trascurata sia sul piano fisico, sia per chi ricerca la migliore prestazione.

 


Stefano Salmistraro

Ciao a tutti, sono Stefano Salmistraro

Dott. in Scienze Motorie e Dott. Mag. in Scienze e Tecniche dell’attività Motoria Preventiva e Adattata. La mia passione per il ciclismo e i vari anni trascorsi da agonista, mi hanno portato a conseguire ed essere un Tecnico Allenatore di 3° Livello FCI (comunemente chiamato Direttore Sportivo), e un professore di Ed. Fisica in ambito scolastico.

Svolgo la professione di Biomeccanico e Preparatore Atletico presso il mio studio a Este (Pd).

Puoi contattarmi chiamandomi al numero: 346 2424644