Chi ha la passione per la bici lo sa. Sa dell’amore per la fatica, sa delle emozioni a ogni pedalata, sa dei problemi che pesano di meno dopo un giro in bici, sa del gruppo della domenica che si riunisce per la sua passione, di posti meravigliosi raggiungibili solo (o quasi) con due ruote, dei legami che crea tra le persone, sa come prendersi cura di qualcosa che lo fa stare bene. E anche chi non sa tutto questo, perché si affaccia solo adesso a questo mondo, lo fa perché lo ha assaggiato, dai racconti di qualcuno o da un’esperienza durata troppo poco.
LA SCELTA DELL’USATO: CONSIGLI PER L’ACQUISTO
Ma come scegliere il giusto mezzo per uscire a provare queste emozioni?
Prima di tutto bisogna capire cosa ci interessa. Bici da corsa? MTB? CX (ciclocross)?
I modelli sono davvero tanti e rispondono a esigenze specifiche. Una volta capito cosa vogliamo fare e dove vogliamo portare la nostra bici dobbiamo porci un altro quesito: nuova o usata? Naturalmente una persona che pratica questo sport da tempo, un appassionato, sa dove e cosa cercare. Ma se parliamo di un neofita bisogna guidare la sua scelta.
Per cominciare è importante scegliere se si desidera una bici nuova o usata.
Naturalmente un mezzo nuovo è fantastico, lucido e senza sorprese, ma valutare un usato non è male come sembra, anzi regala ottime esperienze. Innanzitutto, un usato comporta un notevole vantaggio economico, diciamo in media un 30% in meno di spesa; poi esiste usato e usato.
Se si sceglie di acquistare da un privato si corre il rischio di incappare in qualcosa che ha difetti o problemi, magari non visibili a colpo d’occhio, che possono costare una fortuna, pensiamo solo alle batterie delle e-bike (quelle in litio durano dai sei agli otto anni). Dobbiamo controllare la catena, gli ingranaggi dei rapporti, lo stato di usura dei freni ecc. Situazione diversa si verifica se ci affidiamo ad un negozio (anche attraverso canali online) il quale per primo valuta l’usato che gli viene proposto e di certo non è disposto a rimetterci in immagine accettando bici problematiche.
In primo luogo, un negozio che tratta usato garantisce sempre assistenza, poi potrebbe essere possibile rateizzare e in ultimo crea un legame con i suoi clienti, trattandoli con un occhio di riguardo. Spesso, inoltre, capita che un negozio abbia un ristretto numero di fedelissimi appassionati che cambiano spesso bicicletta, portando in shop quelle che non usano più e che hanno trattato come gioiellini.
In ogni caso i trucchi per scendere un po’ di prezzo sono scegliere dei freni tradizionali e non a disco, su cui ora il mercato spinge molto; è vero guadagnerete in peso ma è un giustissimo compromesso dal momento che prenderete al massimo 500 grammi.
Se si decide invece per un attrezzo nuovo innanzitutto bisogna considerare che non bisogna per forza spendere una fortuna, anzi il focus è proprio cercare l’equilibrio tra qualità e prezzo. Questo è un tema molto caro a chi è alle prime armi in questo ambito e a cui sono consigliabili, per la ragione che dicevamo prima, i modelli B’Twin Triban 540 e Triban RC 120, marchio Decathlon, entrambe bici da corsa sotto i € 1.000.
Ma qui il mondo si spacca a metà.
Se, infatti, esistono amanti delle bici da corsa pure, esistono anche amanti delle gravel bike. Che cosa sono?
Sono una crasi di bici road e off road, con telaio e manubrio delle biciclette da corsa ma freni e pneumatici tassellati come le MTB. Spesso il corpo, che ha uno stile un po’ retrò, è costituito da alluminio e acciaio, più raramente in carbonio dato che essere leggere non è determinante per loro come per quelle da strada. Per il solito motivo possono montare senza problemi anche i freni a disco, fondamentali per frenate prestanti anche su pioggia e fondi impervi quando non vi va di assaggiare il fango. Se vogliamo aggiungere un pregio a queste bici va ricordato che sono adatte anche a viaggi abbastanza lunghi ed è possibile equipaggiale di qualche bagaglio.
LE DIFFERENZE: GRAVEL VS CORSA
C’è un aspetto in particolare che accomuna le biciclette di ogni genere e cioè quello della salute sia ambientale che fisica. I suoi benefici sono noti ormai da anni e non appena comprerete e userete la vostra bici ve ne renderete conto: migliora il sonno, la capacità polmonare, il sistema immunitario, il vostro umore, la produzione di vitamina D, si ridurranno eventuali dolorini, insomma, un vero toccasana, lo dice la scienza; perciò, l’importante è montare in sella.
Detto questo, però, se dovessimo fare una sfida gravel bike vs bici da corsa chi vincerebbe? Come al solito dipende dalle esigenze, ma di sicuro la prima, che letteralmente si chiama ‘bici da ghiaia’ è un po’ più versatile e consente di percorrere tratti misti strada-off road grazie anche al baricentro basso e lo spirito un po’ ‘da battaglia’. Una bici così offre una dose di adrenalina.
La sua amica da strada è nettamente più sinuosa, anche grazie al fatto che non monta copertoni grossi come quelli da gravel (di solito 10-12 mm più larghi). Predilige telai in carbonio, costosi ma quasi libidinosi per gli amanti del genere, molto leggeri. È una bici di traiettorie perfette, precise e di concentrazione.
Per affrontare la scelta fra queste due tipologie abbiamo detto che è importante capire cosa vogliamo fare; questo è vero, ma non dobbiamo sottovalutare nemmeno il tipo di territorio in cui abitiamo; se scegliamo la bici sbagliata, siamo poi disposti a caricarla ogni weekend o ogni domenica sulla macchina per cercare un luogo più adatto al nostro tipo di mezzo?
Certo nulla vieta in futuro una bici per ogni tipo di panorama, suolo ed esigenza, anche perché una volta saliti in sella non potrete più farne a meno.
Ricordate che è fondamentale scegliere la taglia giusta per voi; e ora fate la scelta giusta affidandovi a qualcuno che sappia guidarvi fra le tante alternative e buona pedalata!